Provincia di Piacenza
La Provincia di Piacenza è una provincia dell'Emilia-Romagna
di circa 270 mila abitanti.
Confina a nord e a ovest con la Lombardia (Provincia di Lodi,
Provincia di Cremona e Provincia di Pavia), ad ovest con il Piemonte
(Provincia di Alessandria), a est con la Provincia di Parma, a sud
con la Liguria (Provincia di Genova).
La Provincia di Piacenza si estende nella Pianura Padana a
sud del fiume Po, nella parte occidentale della regione Emilia-Romagna.
A sud confina con la provincia di Genova (Liguria) tramite l'Appennino
Ligure.
Il secondo fiume più importante dopo il Po è la Trebbia. I
torrenti principali sono il Nure, il Tidone e l'Arda.
La gastronomia piacentina vanta di diversi piatti tipici che
col tempo sono diventati molto noti anche al di fuori della provincia
stessa, come i pisarei e fasö e i tortelli alla piacentina (con
le code, ovvero chiusi "a caramella" secondo l'abitudine cittadina,
quadrati in provincia).
Un baluardo della gastronomia piacentina sono i salumi dei
quali i tre più famosi, contrassegnati dal marchio DOP, sono il
salame piacentino, la coppa piacentina e la pancetta piacentina.
Il Piacentino è l'unica provincia italiana ad annoverare ben tre
salumi DOP. Altri non contrassegnati D.O.P. sono la mariola (grosso
e corto salame), il salame gentile e il lardo che, pestato (pistä
d' gras), viene anche usato come ingrediente in diversi piatti.
Essi costituiscono un immancabile antipasto, ma altri celebri
sono il salame cotto, i ciccioli (chimati graséi in piacentino),
la bortellina (burtlëina in piacentino) della Val Nure, Val Trebbia
e Val Tidone (sorta di frittella di farina, accompagnata coi salumi
o coi formaggi), il chisulén o torta fritta (tipica di solo di alcuni
comuni della Bassa Val d'Arda, ma comunissima in altre province
dell'Emilia-Romagna a volte col nome di gnocco fritto) sempre in
abbinamento coi salumi, il batarö (focaccina della Val Tidone),
la polenta fritta e la gustosa torta di patate della montagna. Le
salse più note sono la salsa di noci e il pesto di matrice ligure
sull'Appennino (zona che ha sempre risentito dell'influenza di Genova
e della Liguria), la salsa di prezzemolo e la salsa di fegatini
alla Farnese.
Tra i primi piatti vi sono i già citati pisarei e fasö (gnocchetti
di pane e farina con condimento di sugo ai fagioli) e tortelli alla
piacentina, gli anolini o anvëin (pasta fresca con ripieno di carne)
in brodo, gli anolini all'uso di Castell'Arquato e della Val d'Arda
(variante di quelli appena citati), i panzerotti alla piacentina
(cilindretti di pasta fresca al forno ripieni di ricotta, bietole
e grana padano), i tortelli di zucca (differenti da quelli di Mantova
e Cremona), i tortelli di castagne tipici della montagna, i malfatti
di Bobbio, i maccheroni fatti con l'ago da calza (macaron cun l'agùcia)
di Bobbio, le mezze maniche dei frati (sorta di grossi maccheroni
ripieni), le tagliatelle o le trofie con salsa di noci tipiche della
montagna e della Liguria, il risotto alla Primogenita, il risotto
coi funghi, il riso e verza (con costine di maiale), il risotto
coi fegatini, il risotto coi codini di maiale. Comunissimi tra i
secondi sono l'anatra e la faraona arrosto, la pìcula d' caval (pìcula
di cavallo), lo stracotto d'asina, la bomba di riso di Bobbio, le
lumache alla bobbiese, il tasto o tasca (punta di vitello ripiena)
variante della cima alla genovese che è di casa sull'Appennino Piacentino,
la delicata anguilla in umido, l'anguilla marinata nota come burattino
o büratëin, gli zucchini ripieni dell'Appennino mostrano chiare
tracce liguri e, tra i secondi più poveri, il merluzzo in umido
e la famosa polenta disponibile in tantissime varianti (concia,
con ciccioli, con la pìcula ecc.).
I formaggi D.O.P. sono il Grana Padano conosciuto in tutto
il mondo e il Provolone Val Padana, ma in montagna vengono ancora
prodotti formaggi con latte di pecora, capra e vacca (famoso quello
da cui escono i vermi saltaréi).
Non esiste una grande tradizione dolciaria, comunque i dessert
non mancano: i turtlìt (tortelli dolci), le crostate, il latte in
piedi, il buslàn (ciambella) e i buslanëin (ciambelline) e la spongata
molto comune in Val d'Arda, una torta probabilmente di origine ebraica
diffusa anche in provincia di Parma. Comunissima sulle tavole del
Piacentino, così come in altre zone della Lombardia e dell'Emilia,
è la torta sbrisulona nata però a Mantova.
Come si nota da questo lungo elenco di ricette della provincia,
un riconoscimento va al paese di Bobbio che può vantare un buon
numero di ricette locali, se non una propria cucina.
Provincia
di Parma
La Provincia di Parma è una provincia dell'Emilia-Romagna
di oltre 410 mila abitanti.
Confina a nord con la Lombardia (Provincia di Cremona e Provincia
di Mantova), ad est con la Provincia di Reggio Emilia, a sud con
la Toscana (Provincia di Massa-Carrara) e la Liguria (Provincia
della Spezia e Provincia di Genova), ad ovest con la Provincia di
Piacenza.
La provincia è divisa tipicamente in tre zone da nord a sud:
pianura, collina e montagna. La parte più a nord -di pianura- è
delimitata dal fiume Po. I centri pricipali delle zone collinari
e montane sono situati lungo il corso dei principali fiumi, i quali
discendono dall'Appennino scorrendo da Sud verso Nord e sfociano
tipicamente nel Po. I corsi d'acqua più importanti della provincia
sono il Taro, la Parma ed il Baganza (che confluisce nella Parma
in prossimità del capoluogo).
Dal punto di vista turistico la provincia di Parma è ricca
di monumenti legati principalmente ai vecchi stati medievali o al
periodo napoleonico. In pianura si trovano: la villa Pallavicino
di Busseto, la magnifica Rocca dei Rossi di San Secondo (con 3.000
mq di affreschi), la rocca di Soragna, la rocca di Fontanellato
che conserva dipinti del Parmigianino e la reggia di Colorno. Sempre
in pianura, da visitare la città di Fidenza (detta anche Borgo San
Donnino) che vanta un duomo romanico, molto simile a quello di Parma
Nella zona montana si trovano soprattutto castelli difensivi medievali:
i più importanti sono il castello di Bardi, il castello di Compiano
e il castello di Torrechiara.
Provincia
di Reggio Emilia
La Provincia di Reggio Emilia è una provincia dell'Emilia-Romagna
di quasi 490 mila abitanti.
Confina ad ovest con la Provincia di Parma (il confine è il
fiume Enza) e a est con la Provincia di Modena, a nord con la Lombardia
(Provincia di Mantova) e a sud con la Toscana (Provincia di Massa-Carrara
e Provincia di Lucca).
La provincia è attraversata trasversalmente dalla via Emilia,
di fondazione romana, a cui si è affiancata nel XX secolo l'Autostrada
del Sole e, prima ancora, la linea ferroviaria Milano - Bologna.
Sono inoltre presenti le linee locali delle Ferrovie Reggiane. Longitudinalmente,
in direzione nord sud, la provincia è attaversata dalla Strada del
Cerreto (SS 63).
È compresa fra il fiume Po a nord e il crinale dell'Appenino
Tosco Emiliano a sud.
Mentre il territorio della pianura è fortemente antropizzato,
l'Appennino reggiano presenta ancora un livello di naturalità elevato,
crescente man mano ci si sposta a sud verso il crinale. Fra le maggiori
attrattive della montagna vi è la Pietra di Bismantova, nel comune
di Castelnovo Monti, ma visibile dal territorio di molti comuni
appenninici. Il profilo netto della montagna colpì Dante Alighieri
che la cita nel Purgatorio.
Nella provincia, in tutta l'area della pianura, vi è un forte
distretto meccanico. La zona ad est, nei comuni di Castellarano,
Casalgrande e Scandiano è anche un importante distretto di produzione
delle ceramiche, incentrato anche nei confinanti comuni della provincia
di Modena, in particolare Sassuolo. Tutto il territorio provinciale,
anche nella zona appenninica, è rinomato per la produzione del Parmigiano
Reggiano. Rilevante è anche la produzione agricola e zootecnica,
soprattutto per quanto riguarda l'allevamento dei suini.
Provincia di Modena La Provincia di Modena è una provincia
dell'Emilia-Romagna di circa 660 mila abitanti.
Confina a nord con la Lombardia (Provincia di Mantova), a
est con la Provincia di Ferrara e la Provincia di Bologna, a sud
con la Toscana (Provincia di Lucca e Provincia di Pistoia), a ovest
con la Provincia di Reggio Emilia.
La provincia è divisa tipicamente in tre zone da nord a sud:
pianura, collina e montagna. I corsi d'acqua più importanti della
provincia sono il Secchia ed il Panaro che sfociano entrambi nel
Po.
La provincia è al centro di una fortunatissima porzione della
Pianura padana in cui si estendono le aree di produzione tipica
del formaggio Parmigiano-Reggiano e del prosciutto di Parma. Queste
due glorie della gastronomia nazionale illustrano alla perfezione
i caratteri della cucina modenese, basata sul formaggio e soprattutto
sul maiale, l'animale d'allevamento più diffuso nella zona. Oltre
al prosciutto (da segnalare la presenza anche di quello tipico di
Modena, che è più sapido del parmense), tanti sono gli insaccati
di suino che meritano di essere assaggiati: citiamo i salami, la
mortadella e i ciccioli. Un piatto tipico delle feste invernali
è lo zampone, ottenuto con carne macinata di maiale insaccata nella
cotica della zampa anteriore. Ma dal maiale si ottiene anche lo
strutto indispensabile per il tipico gnocco fritto: una focaccia
quadrata che si accompagna molto bene ai salumi. Originaria dell'Appennino
(ma gustata volentieri in tutta la provincia) è invece la crescentina,
detta anche tigella, cotta sulla pietra nella caratteristica forma
rotonda. Anche in questo caso formaggio e salumi sono l'ideale complemento.
Tipico delle zone montane in particolare di Guiglia, Zocca, Marano
sul Panaro, Serramazzoni è anche il borlengo sottilissima sfoglia
ottenuta cuocendo in apposite piastre "rola" un impasto di uovo
latte acqua e sale, condito, una volta cotto, con la "cunza" ovvero
strutto aglio e rosmarino.
Provincia di Ferrara
La Provincia di Ferrara è una provincia dell'Emilia-Romagna
di circa 350 mila abitanti.
Confina a nord con il Veneto (Provincia di Rovigo) e la Lombardia
(Provincia di Mantova) lungo il Po (e il Po di Goro nel Delta del
Po), a ovest con la Provincia di Modena, a sud (lungo il Reno) con
la Provincia di Bologna e la Provincia di Ravenna, a est con il
Mar Adriatico (tra il Po di Goro e la foce del Reno).A ovest viene
attraversata dall'ultimo tratto del fiume Panaro. Lungo l'asse ovest-est
c'è il Po di Volano.
Provincia di Bologna
La Provincia di Bologna è una provincia dell'Emilia-Romagna
di oltre 940 mila abitanti.
Confina a nord con la Provincia di Ferrara, a est con la Provincia
di Ravenna, a sud con la Toscana (Provincia di Firenze, Provincia
di Prato e Provincia di Pistoia) e a ovest con la Provincia di Modena.
La provincia di Bologna comprende l'Emilia sud-orientale e
sette comuni il cui territorio è interamente compreso nella regione
storico-geografica della Romagna: Borgo Tossignano, Casalfiumanese,
Castel del Rio, Dozza, Fontanelice, Imola, Mordano.
Il territorio provinciale si estende principalmente in pianura
e in collina (la montagna occupa il 21,3% della provincia, contro
una media regionale del 25%).
I fiumi che maggiormente interessano il territorio provinciale
sono il Reno, il Savena, l'Idice e il Santerno. I principali torrenti
sono invece il Samoggia, il Setta e il Sillaro.
Nell'esteso sistema collinare spiccano due dorsali che si
pongono trasversalmente alle valli principali: il Contrafforte pliocenico
e la Vena del gesso. Caratteristici e quasi unici al mondo sono
i calanchi, formazioni collinari scavate dallo scorrere delle piogge
sui versanti argillosi di diverse densità, presenti lungo la Vena
del gesso sulle colline da Reggio Emilia fino alla provincia di
Rimini.
I settori trainanti dell'economia regionale sono: l'agricoltura
(ortaggi, cereali - famosa la patata DOP di Budrio), l'allevamento
(suini e bovini) e la piccola e media industria nei settori alimentare,
meccanico, della ceramica e dell'elettronica. Di rilievo l'attività
della Fiera di Bologna, dove vengono organizzate manifestazioni
internazionali (Motor Show) e l'infrastruttura dell'Interporto di
Bologna per il carico e lo scarico delle merci provenienti in container
dal porto di Ravenna.